Una mostra particolare di oggetti particolari, oggetti d’uso comune nelle popolazioni di cultura cinese. Oggetti in ceramica bianco blu, vasi, suppellettili, reliquiari, unguentari. Vasi per contenere e trasportare liquidi, sementi, e varie materie per la vita delle case cinesi nella quotidianità. Dal periodo Han a quello Tang, da quello Ming a quello Ching, prodotti per lo più dai forni provinciali della Cina del Sud Est e trasportati in tutta l’Asia con le giunche che talvolta non sarebbero mai arrivate a destino e che vedevano l’acqua del Mar Cinese Meridionale richiudersi sopra le loro alberi. Ceramiche appunto - talune - che sono state recuperate nel profondo dell’Oceano e sbiancate dalla salinità dell’acqua, ma affascinanti ancor di più che se non ne fossero stati intaccati e sbiaditi. Il blu diviene celeste e sfuma verso il bianco e talvolta s’intravedono sulla superficie i disegni di mano abili che sul tornio hanno tracciato le linee, i fregi, i disegni, gli stili. Animali, piante, uccelli, figure umane stanno a significare l’estrema fantasia cinese, che faceva della profonda osservazione della natura che circondava gli uomini del 1600, una sua grande prerogativa. Molte di questi pezzi venivano trasportati anche verso le corti europee, che facevano a gara a mostrarli alle loro alte borghesie, come segno di distinzione e di buon gusto nella scelta degli arredi e dei salotti. Forse il detto che vigeva un tempo ‘’una casa non può reputarsi casa se non ha almeno un pezzo di ceramica cinese nel suo arredo‘’ proviene proprio da tale condizione.